Chi mi parla nell'orecchio?
testo per Liliana
Da un po' di tempo Carlotta sentiva una voce nel suo orecchio destro.
La voce era lievemente stridula e particolarmente antipatica.
Le dava indicazioni su come fare le cose. La criticava e rimproverava quando faceva di testa sua.
-Non parlare con Gianni che è cattivo-
-Non andare a giocare che non hai finito i compiti-
-Credi sia bello tirare palline di carta nei capelli di Maria?-
-Ecco, lo vedi? Adesso hai paura ma io te l'avevo detto di non girare a destra che è tutto buio!-
Non la smetteva mai.
Carlotta provò a lavare bene l'orecchio, provò col cotton fioc, con i cori di cera. Ma non funzionò.
Allora provò i tappi del nuoto, una mano ben premuta, la musica a tutto volume nelle cuffie. Ma non funzionò.
La zia sosteneva fosse l'angelo custode. Un angelo ben poco simpatico, pensò Carlotta.
La mamma disse che era la sua coscienza. Una coscienza brontolona non la voglio, pensò Carlotta e andò dal nonno che trovava sempre se non la risposta giusta almeno un modo per farla ridere.
Quel giorno il nonno indossava una canottiera blu e una sciarpa arcobaleno. Perché ho caldo alle braccia e freddo alla gola, le spiegò. Già questo mise Carlotta di buonumore.
-Io vedo benissimo chi ti parla nell'orecchio- disse il nonno -è il coniglietto di peluche che hai perso in vacanza. Pensa che tu l'abbia abbandonato!-
Carlotta girò la testa ed eccolo, sulla sua spalla, il coniglio Gino!
Carlotta gli fece una carezza e gli disse che gli voleva tanto bene e che sperava avesse trovato un nuovo bambino con cui giocare e che lei non l'avrebbe mai dimenticato.
Il coniglio fece un lungo sospiro e puff! sparì.