Il sentiero
testo per e foto di Laura Désirée Pozzi
Laura Désirée è un'illustratrice,
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Nel bosco c'era un sentiero.
Per nulla nascosto iniziava, largo e luminoso, dietro il mulino abbandonato.
Le leggende dicevano che portava ad una fungaia prodigiosa, fertile in ogni stagione.
Un fifone perse una scommessa con gli amici: doveva portargli un fungo. Era estate e poteva trovarlo solo alla fine del sentiero. Il fifone guardò i cespugli carichi di more e il sole splendente. Si rincuorò e si disse: -Ce la posso fare-.
Nessuno l'aveva più visto.
Un ambizioso per conquistare la bella del paese le aveva promesso un'irresistibile omelette di funghi. Era estate e poteva trovarli solo alla fine del sentiero. L'ambizioso prese due grandi ceste (avrebbe portato funghi per l'intero paese) e fece un giro di tutti i bar annunciando a gran voce: -Ce la farò!-.
Nessuno l'aveva più visto.
Sofia aveva 7 anni, i funghi le facevano schifo ma era molto curiosa. Era inverno e il sentiero sembrava meno sicuro. I cespugli spogli si attorcigliavano come serpenti, si protendevano come dita ossute.
Sofia si fece una risata e partì.
Un ruscello sussurrava una dolce canzone e Sofia si fermò ad ascoltarlo. Nell'acqua trasparente un grosso pesce si muoveva lento e sicuro. Era il fifone e non aveva più paura di niente.
Sofia si fece una risata e continuò a camminare.
Sotto un albero secco e disordinato c'era un sasso coperto dal muschio. Era l'ambizioso e non voleva più conquistare niente.
Sofia si fece una risata e continuò a camminare.
Arrivò in una radura perfettamente tonda. Lì l'aspettava, seduta su un fungo enorme, una ninfa dei boschi. Era vestita di verde e giallo, aveva la pelle azzurrino chiaro, grandi occhi trasparenti e quieti.
Sofia la guardò e la ninfa le chiese:
-E tu in cosa vuoi trasformarti?-.