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testo per e illustrazione di Luisa Gianfelici
titolo dell'illustrazione : "Attesa".
I lavori di Luisa sono visibili sul suo sito
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Il giullare aveva fretta.
Il cane guardava le onde.
Il coccodrillo remava.
Il giullare guardò avanti col suo binocolo. Mare, mare e ancora mare. Era tutto uguale, stavano avanzando?
Il cane ascoltava le onde fare sciaff contro la barca. Qualche schizzo gli arrivava sul muso. Piccoli pruriti bagnati, ogni tanto starnutiva.
Il coccodrillo affondava il remo e diceva -Ooo- poi lo tirava fuori e diceva -Eee-. Tra O ed E pensava parole malinconiche e nostalgiche. Non piangeva solo perché arrivava già il turno di un'altra E o di un'altra O.
Il giullare guardò il suo orologio, quello sì che avanzava. Non aveva altro da fare che girare e girare. Riprese il binocolo per non cedere alla tentazione di regalare l'orologio ai pesci.
Il cane scodinzolò, poi drizzò le orecchie (“che orecchie grandi che hai” era la sua frase preferita) perché lì sotto, tra le onde, aveva visto un'ombra.
-Ooo...
-Eee...
-Ooo...
-Eee...
-Più in fretta coccodrillo, più in fretta! Mi aspettano sull'isola per la gran festa di Primavera!
-Certo- pensò il coccodrillo -per te la festa di corte, per me il fossato del castello!- e rallentò il ritmo.
-Où- abbaiò il cane. Quell'ombra sembrava tanto un piede gigantesco.
-Martino! Martino esci dalla vasca, ci stai da più di un'ora!
Martino poggia la barca e i tre pupazzetti sul bordo della vasca. Toglie il tappo e guarda l'acqua scorrere via.
I tre si guardano intorno, cos'è successo all'isola? Dove sono tutti?