Una volta rimasti soli
testo per e foto di Guido Giovanardi
Nell'orecchio destro:
frinire di cicale,
finestrini abbassati,
deserti del primo pomeriggio.
Nell'orecchio sinistro:
elettricità di coperte,
gocce nel pluviale,
sussurri di mani nelle tasche.
Registrato ogni discorso liquido,
e un'intensa voglia di sputare.
Registrato ogni torrente di parole,
e un'intensa voglia di mordere.
Registrato ogni borbottio tra sé e sé,
e un'intensa voglia di ridere.
Immergersi allora
in silenzi blu,
in respiri trattenuti,
per scoprire cosa hanno
da ascoltare e da dire
gli occhi
una volta rimasti soli.