La soluzione
testo per Emanuela Coluzzi
Ad un certo punto c'era il muro.
Accumulando pagine, una dopo l'altra, s'era arrampicato e di là era tutto molto bello.
Passato l'incanto, l'estasi, aveva pensato di saltare. Ma di qua, in questa realtà grigia, c'era tutto ciò a cui teneva. Non voleva lasciare gli amici, la famiglia, gli amori, il suo cane.
Se la prese con il muro.
Provò con il fuoco.
Ma non ottenne che un muro annerito e un mondo più brutto.
Provò a scagliare i libri.
Ma non ottenne che muscoli indolenziti e polvere negli occhi.
Provò a scavare con i libri.
Ma non ottenne che dita sanguinanti e una nuova pozzanghera quando piove.
Intanto la pila era calata, brandelli di romanzi rotolavano col vento, versi scollati scivolavano nei tombini, ragionamenti senza conclusioni piangevano in un angolo.
Ricominciò a leggere. E ancora una volta si trovò a spiare da una finestra sigillata.
Odiava la bellezza.
Una mattina, incollato a quel vetro, combinando tra i pensieri ogni riga letta trovò la soluzione.